Appuntamento mensile con la nostra rubrica in cui consigliamo alcuni film o libri che ci sono particolarmente piaciuti questo mese, non necessariamente novità uscite ora, magari classici riscoperti o rivisti recentemente. Speriamo possa essere anche per voi un'opportunità per scoprire o riscoprire nuovi e vecchi piaceri cinematografici. Cliccate sui titoli per raggiungere l'articolo sul nostro sito.
Marzo 1975. Durante le riprese di
Salò e
Novecento, i registi
Pier Paolo Pasolini e
Bernardo Bertolucci, con le rispettive troupe, si incontrano alla Cittadella di Parma per una partita di calcio all'ultimo sangue. La cronaca della partita e dell'intera giornata è ricostruita attraverso le voci dei protagonisti e dei testimoni, sapientemente raccolte da
Alessandro Scillitani e
Alessandro Di Nuzzo, autori anche del
bel documentario dallo stesso titolo.
Lussuoso catalogo della mostra di
David Lynch a Maastricht: contiene oltre 300 immagini che coprono tutti gli ambiti dell'arte lynchiana, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al film. Ora disponibile in edizione brossurata, adatta a tutte le tasche. Testi in inglese.
Anche se meno celebre di
Nightmare o
Scream,
La Casa Nera è uno dei migliori film di
Wes Craven, colpevolmente meno noto tra il grande pubblico. Due ragazzini neri si intrufolano in una casa fatiscente del proprio ghetto e si ritrovano catapultati in un incubo fin troppo reale, orchestrato dalla coppia di bianchi che la abita. Con evidente anticipo e forse pure maggior presa rispetto ai tanti
elevated horror che infestano i cinema oggi, questa divertente, dissacrante ed onesta denuncia del razzismo e del degrado sociale americani non invecchia (purtroppo?) mai. Inquietante quanto spassoso, è un film assolutamente da recuperare. Lo abbiamo ora ad un prezzo abbordabile nella splendida edizione a tiratura limitata della
Midnight Factory.
Pubblicato per la prima volta nel 1967, questo leggendario saggio di
Guy Debord invece di risultare datato suona oggi perfettamente profetico. Il situazionista francese intuì con precisione chirurgica la trasformazione dell'individuo occidentale che sarebbe emersa dalle forme di spettacolarizzazione messe in atto dal sistema capitalistico. Ogni oggetto ridotto a merce, ogni cittadino a consumatore, la messa in scena come unica modalità di esistenza. Sembra scritto oggi con occhio retrospettivo. Imprescindibile.
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